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Anonymous odia, la polizia non può sparare

Di Emanuele Miraglia

Anonymus Italia l'altro ieri ha annunciato con clangore di trombe la sua azione di infiltrazione nei data base e nelle mail della polizia ed ha pubblicato 3500 documenti derivanti da questa azione.
Ma cosa c'è nei file che il gruppo di hack-attivisti ha pubblicato in rete?

Moltissimi documenti sono completamente inutili (e-mail personali, modulistica interna, calendari di corsi di formazione,...) altri documenti sono invece l'ennesima conferma del sistema repressivo costruito quotidianamente dalle forze dell'ordine. Nulla che attivisti e militanti politici non sapessero già. Chiunque faccia quotidianamente attività politica sarà stato identificato almeno una volta dai finti travestimenti della DIGOS o dagli agenti in divisa di PS e Carabienieri.

Sicuramente questi dati non vanno poi a finire automaticamente nel cestino delle questure, ma il processo di schedatura è continuo e sempre aggiornato. Molto spesso tra organizzazioni politiche e DIGOS questo processo di "osservazione" si palesa anche meglio. Richieste di colloqui in questura con rappresentanti di questo o quel movimento, telefonate ai contatti presenti sui volantini per richiedere chiarimenti, discussioni ai margini delle manifestazioni per "contrattare" deviazioni a cortei et simili. Clima conosciuto ancor meglio dagli abitanti della Val Susa, sottoposti a blocchi continui lungo tutte le vie di comunicazione e identificazione e schedatura di tutti gli abitanti della valle. Non a caso alcune organizzazioni umanitarie hanno paragonato la situazione in valle a quella dei Check-Point tra territori palestinesi ed Israele.Ciò che fanno questi documenti è quindi rendere ancora più evidente questo sistema, portandolo a conoscenza anche di chi attivista non è.

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Cos'è Reddit e cosa vuole da me?

di Filippo Toma

Tra qualche mese, ho il sospetto, questo sito diventerà celebre anche in Italia, un pò come quando nel 2009 si leggeva per le prime volte su Wired e Internazionale riguardo a un certo Twitter...quindi lo introduciamo ora e poi stiamo a vedere.

Reddit è una specie di grande bacheca sulla quale gli utenti possono postare degli argomenti che vengono successivamente votati da chi li legge. In base ai voti, l'argomento può andare su o giù nel ranking, tutto qui.

Il nome è un gioco di parole tra READ e EDIT che suona un po' come READ IT (Leggilo).

Questa start up è stata ideata da due studentelli ventiduenni nel 2005, questa start-up ha fatto colpo ed è stata finanziata e foraggiata dalla Condé Nast (casa editrice che pubblica anche Wired).

A Dicembre, Reddit ha ottenuto due miliardi di pagine visualizzate e nell'ultimo anno ha raddoppiato i suoi utenti...cosa non da poco considerato che i suoi guadagni sono basati sulla pubblicità sul sito.

Perchè questa start up è così popolare? Davvero non ne ho idea, ma il buon vecchio presidente Obama ha utilizzato questa piattaforma per gestire le domande aperte al pubblico quest'estate...e il sito è andato in down per l'elevato numero di visite. boh.

Ad ogni modo vi rimando a questa intuitiva pagina illustrata che vi spiegherà semplicemente il tutto.

Piccola guida di Prendi il Largo al Deep Web

di Filippo Toma

La maggior parte degli utenti non è a conoscenza dell'esistenza del "Deep Web" o "Web Sommerso", nonostante quest'ultimo rappresenti una parte gigantesca del materiale presente su internet e non accessibile tramite Google e gli altri motori di ricerca.

Chi ne ha sentito parlare ha spesso letto articoli tutti molto simili che parlano di questo mondo sotterraneo dove prolifera, protetta dall'anonimato, ogni aberrazione della mente umana e ogni forma di illegalità, di Mercati Neri dove è possibile acquistare quasiasi cosa: droga, armi, esseri umani, siti dove è possibile assoldare assassini e mercenari, community di pedofili e torturatori, esperimenti su cavie umane, materiale gore, scat e snuf.

Alcuni di questi siti sono ovviamente dei fake, molti altri sono veri ed in piena attività, tutto ciò è quello che viene definito Dark Net erroneamente confusa col Deep Web del quale rappresenta solo un piccolo sottoinsieme.
Molta disinformazione attualmente cerca di far coincidere le due cose, E' una sorta di barriera che sfrutta la sensibilità degli utenti per sminuire la loro curiosità (e le riviste ci vanno a nozze).

Occorre quindi fare una prima distinzione basilare tra Surface e Deep Web.

Surface Web:
Il Web è una connessione tra calcolatori, ossia una rete fra computer. Il Web come lo conosciamo noi tramite Google & Co. è permesso grazie all' iscrizione a tali motori di ricerca, che ottimizzano le nostre ricerche. A questo vanno aggiunti siti che hanno scelto di non iscriversi ai motori di ricerca o preferiscono star alla larga dai sistemi browser, pur restando su internet, come IRC e i file Torrent

Deep Web:
Tutto ciò che non riusciamo a trovare tramite un motore di ricerca convenzionale è definibile come "web sommerso". Questo poichè molte informazioni si trovano su siti i cui contenuti sono generati dinamicamente, pagine ad accesso ristretto, archivi e decumenti scritti in linguaggio non HTML e contenuti non di testo.

"In pratica ciò a cui si accede, tramite links o motori di ricerca, costituisce solo la punta dell'iceberg della enorme quantità di dati effettivamente presente online. Ciò che giace sotto la superficie è un mondo fatto di hackers, scienziati, spacciatori, assassini, fisici, rivoluzionari, ufficiali governativi, polizia, terroristi, pervertiti, sociologi, etc. Praticamente esso ricopre in gran parte, se non totalmente, lo "spettro della moralità" [cit.]

Le dimensioni stimate del Deep Web sono 500 volte maggiori rispetto al World Wide Web, (7500 terabytes di informazioni comparate ai 20 terabytes della superficie), 200.0000 siti in continuo aumento, trattanti contenuti in maniera specifica e approfondita, che risultano di qualità di molto superiore alla media della superficie.

 

ACCEDERE AL DEEP WEB

FASE 1: Scaricare Tor Browser Bundle

Una volta spiegate le basi possiamo introdurre come accedere al deep web, ovvero tramite TOR (The Onion Routing), un browser (come Firefox,Chrome,Explorer), che permette di leggere i domini .onion...onion=cipolla, perchè si tratta di un sistema a comunicazione stratificata, che si basa sul "rimbalzo" usando proxy e della criptazione dei file in entrata e uscita. Il Tor è tutto qui, un sistema che rallenta pesantemente la connessione per poter mantenere l'anonimato, in quanto ogni nostro "messaggio" o file vi viene collegato tramite IP.
Sviluppato per la prima volta dai laboratori di ricerca della Marina degli Stati Uniti, oggi Tor è uno strumento indispensabile per dissidenti che vivono in regimi disumani, ma anche per i giornalisti che devono relazionarsi a fonti confidenziali, tipo WikiLeaks. "Decine di migliaia di persone lo usano in Iran e negli ultimi sei mesi, in Siria, l'uso è più che raddoppiato", conferma Jacob Appelbaum, uno dei ricercatori di punta di Tor.

Una chiara dimostrazione di quanto internet non sia anonimo è questo famoso programmino:

Adesso siete anonimi, ma non vuol dire che siate protetti, quindi si consiglia di installare anche HotSpot Shield

 

FASE 2: la Hidden Wiki

Nel Deep Web non esistono gli URL comuni, i siti hanno dei url alfanumerici dinamici tipo: http://xmh57jrzrnw6insl.onion/.

Per questo è opportuno muovere i primi passi tramite la Hidden Wiki, che è appunto una specie di enciclopedia, al suo interno ci sono numerosi esempi di siti divisi per tipologie, va da se che si può trovare davvero qualsiasi cosa, ci sono siti interessanti con database di libri, questioni politiche tipo WikiLeaks, forum di discussione, tecniche hacks ed altro. Ci sono poi forme di commercio di ogni cosa legale ed illegale basate sulla moneta Bitcoin, siti illegali, pericolosi e criminali.

L’indirizzo sotto cui si trova Hidden Wiki è questo: http://zqktlwi4fecvo6ri.onion/wiki/index.php/Main_Page

 

 

Noi per adesso ci fermiamo qui, continueremo ad approfondire l'argomento nel prossimo articolo dedicato al deep web.

Vi lasciamo con una carrellata di pagine selezionate, che poi è un pò quello che volevate vedere...per ovvi motivi sono stati postati solo siti abbastanza soft:

-avere una seconda identità con documenti falsi-

 

 

-usufruire di carte di credito false-

 

-esperimenti sui senzatetto, con ogni probabilità un sito fake-

 

-la celeberrima Silk Road, il mercato nero che è stato definito "L'Amazon delle Droghe"-

 

 

-siti sui quali reclutare degli assassini-

 

-siti sui quali imparare da hacker e cracker come perpetrare frodi finanziarie e simili-

 

 

Rostlaub: allucinazioni da Berlino est

di Valeria Nicoletti

Da 99 stanze a una sola.

In principio era uno scenario post-industriale, un magazzino abbandonato, fili scoperti, calcinacci, intonaco cadente, vasche vuote e luci al neon.

99rooms_start

Adesso è una cameretta bianca, giocattoli, un mappamondo, un orsacchiotto e un interruttore della luce.

AnaSomnia

Si chiama Ana Somnia il nuovo (on-line già da due anni, in realtà) progetto del collettivo Rostlaub, team tedesco, composto da Kim Köster (The Artist), Richard Schumann (Art Direction), Johannes Bünemann (Sounddesign) e Stephan Schulz (Flash / Programming), che dal 2004 dichiara di creare la propria versione di “morbid beauty”, “bellezza macabra”, universi inquietanti, accessibili con un clic.

Il collettivo approda agli allori della rete nel 2004 con 99rooms, un labirinto post-moderno articolato in 99 ambienti, realizzato interamente in Flash. Un surreale paesaggio industriale, dalla scenografia sonora che sfiora l’inquietudine e l’ironia, che turba e diverte insieme, un’opera d’arte interattiva a metà strada tra street art e videogame.

99rooms_inside

In ogni ambiente, c’è un piccolo lasciapassare da scovare, un clic, un fiore che appassisce, un murales che si anima, una colonna vertebrale che sboccia dal pavimento, uno spirito che fa i suoi ossequi attraversando la scena. Proprio come in un videogioco, per passare al quadro o al livello successivo, affidandosi all'immaginazione o muovendo disperatamente il cursore, bisogna animare la scenografia, modificare il set, quasi lasciare la propria traccia, per poter andare avanti (anche se, per i più impazienti, basta premere lo spazio oppure il tasto shift e scegliere una delle 99 stanze, ma insomma, così non c’è gusto).

 

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KNOW YOUR MEME: Internet Meme DataBase

Di Filippo Toma


Fino a un paio di anni fa in italia il popolo di internet non aveva idea di cosa volesse dire MEME, chi lo sa è per via delle pagine umoristiche di alcuni gruppi su facebook come ad esempio Il Meglio di Internet, il resto lo sa ma non sa di saperlo, e comunque i meme, o "tormentoni di internet" sono meglio noti come demotivational posters, perchè erano in questo formato che si sono distribuiti inizialmente.

In buona sostanza, il meme può essere considerato come un qualsiasi pezzo di informazione che venga impiantato da una mente in un'altra. Questa interpretazione è più simile all'idea del "linguaggio come virus" piuttosto che all'analogia di Dawkins dei memi come comportamenti replicantisi.

Senza dilungarci troppo, se siete inclini ad approfondire anche le stupidaggini che riempiono le vostre ore su internet, potete fare un giro su questo sito: KNOW YOUR MEME, dove potrete trovare un database di oltre 500 meme confermati, studi di previsioni aggiornati sulle nuove tendenze, i nuovi meme, video virali.

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Chi se ne frega di Sara Tommasi?

Bestiario dei fenomeni web: The Sara Tommasi Affaire

Di Filippo Toma

Allora, puntualizziamo subito che non si tratta di un articolo finalizzato a speculare sul video hard della soubrette Tommasi Sara,
si tratta di fenomeni che vanno di moda per un paio di settimane e sopravvivono giusto nelle battute degli zii che vogliono sentirsi al passo al pranzo della domenica (basti pensare al porno di Belen di cui ormai a mala pena ci si ricorda).

Insomma quando questi avvenimenti...avvengono, a noi (a me) ce ne frega poco, però per quel paio di giorni il web si sbizzarrisce a prendere l'una o l'altra parte, tutto e il contrario di tutto.



Qui ci si limita a un breve sunto:

Innanzitutto in data 03 Aprile il sito Il Deboscio profetizzava 10 possibili scenari futuri per la showgirl.

-TSO, poi comunità e svolta religiosa
-Fare un figlio col Gabibbo
-Diventare opinionista da Giletti
-Aprire una boutique a Terni
-Prendere il posto di Paolini e finire a disturbare gli inviati dei tg urlando banche assassine signoraggio, sovranità -monetaria
-Scegliere come agente Maurizia Paradiso
-Il film Rocco meets Sara Tommasi
-Farsi intervistare da Vice
-Cocktail mortale di Darkene e Brancamenta
-Tornare a casa chiusa in un sacco

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LE DIECI

Il mondo in classifiche

di Filippo Toma

Alla fine la maggior parte del tempo trascorso su internet è finalizzato a superare la noia, quindi trovare un sito "divertente" e nuovo è fondamentale.
Qualche anno fa cominciò ad andare di moda Spinoza, a chi più postava come status su facebook le brevi e ciniche battute sull'attualità.
Successivamente ha goduto di un breve periodo di gloria Il Deboscio, col suo cinico modo di criticare il degrado dei costumi della società milanese e italiana in genere...poi, un pò perchè degenerato in puro nichilismo e un pò perchè non viene più aggiornato da fine maggio, insomma è caduto nel dimenticatoio del web (gli viene riconosciuto il merito di aver diffuso in Italia il concetto di "Hipster").

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AKINATOR

Il genio, o presunto tale, del web

Di Andrea Fiorito

Akinator è un gioco online nel quale un genietto, facendovi una serie di domande, cerca di indovinare un personaggio a cui state pensando, e probabilmente ci riuscirà pure, grazie all'intelligenza artificiale di cui è dotato. Si è così diffuso nel web negli ultimi anni che è stato tradotto in inglese, francese, tedesco, ebraico, italiano, portoghese, spagnolo, arabo, russo, turco, inglese statunitense, coreano e giapponese.

Il gioco, inventato nel 2007 da tre ragazzi francesci, ha messo un paio d'anni a diffondersi in Europa e nel 2010 è esploso con l'approdo su dispositivi mobili giapponesi diventando poi nel 2012 una delle APP più scaricate su Android Market e Apple Store .

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GAIKAI

Definire Gaikai è semplice: è un Open Cloud Gaming Platform. Fine dell’ articolo. E invece no. Per quanto ormai balziamo più o meno agilmente da un inglesismo 2.0 all’altro forse in pochi avranno colto l’essenza di Gaikai da questa definizione. Per essere più chiari è una piattaforma (clap clap clap per la traduzione letterale) aperta (non sono necessarie iscrizioni, download di applicazioni o quant’altro) per giocare in streaming.

Così come in modo assolutamente legale, e senza mai ricordare con una lacrima sul viso il buon Megavideo, noi clicchiamo play per visionare un film in streaming, in modo analogo ora grazie a Gaikai possiamo accedere a dei veri e propri videogame. Con veri e propri ovviamente non intendo i giochini in flash, e per giochini flash non intendo l’epico Robot Unicorn Attack, qui si parla di titoli AAA (ad altissimo budget) del calibro di Assassin’s Creed, Need For Speed, Fifa, The Sims, Mass Effect, Crysys e chi più ne ha beato lui.

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COS'E' QUESTO BLOG?

Con questa rubrica presenteremo e recensiremo tutti i siti che per qualche motivo risultano essere innovativi, interessanti, senza troppa distinzione tra ciò che è di tendenza e ciò che è di nicchia.

Allo stesso tempo andremo a riguardare quei siti che sono andati di moda per un certo periodo per constatare in che stato si trovino attualmente (vi ricordate chatroulette? Era stato messo sotto controllo in modo da filtrare l'ondata di utenti che grazie all'anonimato profittavano per mostrare in camera il proprio pene...beh noi ci siamo andati, adesso appare la nazione di provenienza delle immagini...ma i peni sono ancora scatenatissimi, al massimo attualmente si viene bloccati per 10-40min).

Infine proporremo delle cronologie sintetiche dei viaggi ipertestuali che ognuno di noi prima o poi si va a fare tra un clic e l'altro nelle notti insonni passate su wikipedia che parti dal cercare "Banana" e non capisci come hai fatto a finire sulla pagina  "Nomenclatura binomiale di Linneo".


Insomma, oltre ai siti che tutti noi apriamo ogni giorno: FACEBOOK, YOUTUBE, WIKIPEDIA e un quotidiano nazionale tra CORRIERE e REPUBBLICA, noi vogliamo sapere cosa vi e ci interessa, e ampliare le reciproche prospettive.

Ah, per inciso, inizialmente pensavamo di chiamare questo blog Wired, anche se non centra a niente con l'omonima rivista, significa solo "Collegato"...e non ci veniva in mente un nome più figo, ma non credo francamente che ci faranno causa come l'Apple contro la Samsung.

La saggezza di cui siamo pieni ci suggerirà un giorno un nome altrettanto figo.

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