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Guida al DEEP WEB:Anonymous

di Filippo Toma

In questi giorni la comunità di attivisti di Anonymous ha fatto nuovamente parlare di se in seguito alla rivendicazione di una massiccia operazione d'attacco ai siti governativi dello stato di Israele, prendendo posizione verso la popolazione palestinese negli ultimi inasprimenti del conflitto tra Israele ed Hamas.

#OpIsrael
L'azione del più famoso gruppo di attivisti hacker al mondo è stata dichiarata inizialmente su Twitter con #OpIsrael, dove si può vedere anche un comunicato video in cui si condanna Israele "per aver ignorato i ripetuti avvertimenti sulla violazione dei diritti umani, maltrattando i propri cittadini e quelli dei paesi vicini".

il testo integrale viene qui riportato:

"Cari cittadini di tutto il mondo, questo è Anonymous. Il governo israeliano ha ignorato i ripetuti avvertimenti sulla violazione dei diritti umani, bloccando internet e maltrattando i propri cittadini e quelli dei paesi vicini. Novembre 2012 sarà un mese da ricordare per le forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza di internet. Colpiremo tutti i siti web che riteniamo essere nel Cyberspazio israeliano come rappresaglia per i maltrattamenti degli abitanti di Gaza. Anonymous ti ha osservato ha inviato un chiaro avvertimento sul nostro intento di prendere il controllo dello spazio informatico israeliano in conformità con i diritti umani fondamentali di libertà di parola e di diritto a vivere. Alle 9 di mattina (fuso orario del Pacifico), sono stati attaccati 10.000 siti israeliani. L'attacco alla popolazione di Gaza, al popolo palestinese o a qualsiasi altro gruppo verrà considerato come una violazione degli obiettivi del collettivo Anonymous di proteggere i popoli del mondo. Israele, è nel tuo interesse cessare ogni ulteriore azione militare o le conseguenze peggioreranno di ora in ora. Questo è un messaggio di Anonymous Op Israele, Danger Hackers, Anonymous Special Operations e del Collettivo Anonymous di tutto il mondo. Tratteremo ogni ulteriore morte come un attacco personale ad Anonymous e reagiremo in modo rapido e senza preavviso. I nostri cuori sono con i bambini, le donne e le famiglie che stanno soffrendo in questo momento, a causa dell'abuso della potenza militare del governo di Israele. Fratelli e sorelle di Anonymous, vi invitiamo a protestare contro il governo israeliano e qualsiasi alleato della forza ostile. Ora è il momento per Anonymous di aiutare le persone che stanno soffrendo. Aiutate le persone che vengono sfruttate. Aiutate quelli che stanno morendo e ciò favorirà la collettività nel suo insieme. Noi cercheremo di portare la pace a Gaza a coloro che così disperatamente ne hanno bisogno. Chiediamo al collettivo Anonymous di hackerare (hack, dock, hijack, database leak, admin takeover, four oh four and DNS terminate) il Cyberspazio israeliano con ogni mezzo necessario. Al governo israeliano diciamo che Anonymous si è stancato del suo bullismo e che ora pagherà le conseguenze delle sue azioni. Una guerra informatica è stata dichiarata allo spazio informatico israeliano. Vedrete esattamente ciò di cui siamo capaci. Israele, l'angelo della morte calerà sul vostro spazio informatico.

.Noi siamo Anonymous.

Siamo Legioni,

Expect us,

Respect us."

Riguardo alla portata effettiva dell'attacco esistono ovviamente valori discordanti, il governo di Gerusalemme parla di 44 milioni di tentativi ostili di intrusione verso le pagine online di istituzioni pubbliche israeliane, del Ministero degli Interni, della Banca di Gerusalemme,ma anche di siti privati di società di retail e automotive, intercettati tutti tranne uno che ha mandato in down un sito per 10 minuti.

I cyber-attivisti affermano di aver colpito, danneggiato o modificato circa 9000 siti durante l'attacco, altri siti riferibili a comunità di hacking parlano di 660 attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) andati a buon fine e di oltre 2mila indirizzi mail compromessi.

 

About Anonymous
Quando parliamo di Anonymous, parliamo di tutto e niente, il termine in se nasce sulle imageboard quando gli utenti non registrati lasciano commenti sotto lo pseudonimo automatico "Utente Anonimo", quindi non a torto anonymous è tutti e nessuno, come sottocultura, il nome e il simbolo (il busto senza testa) sottolinea l'autonomia del gruppo e la mancanza di un leader, come uno stormo di uccelli che si muove nella stessa direzione, ma nel quale possono unirsi nuovi membri come uscirne altri.

Sebbene non esista una organizzazione in se, si può riscontrare la provenienza di numerosi conponenti di anonymous da utenti di imageboard e forum, come 4Chan e Encyclopedia Dramatica, o utilizzatori di canali IRC.

Attacchi di Anonymous negli anni

2006

Great Habbo Raid
in seguito alla notizia che un parco di divertimenti in Alabama avava proibito a un bambino di 2 anni malato di AIDS l'ingresso nella piscina, gli utenti hanno guidato un invasione di avatar afroamericani in smoking e capelli afro che hanno bloccato l'accesso alle aree della community Habbo, formando svastiche e dichiarando la piscina "chiusa per AIDS"


Arresto di Chris Forcand
Gli utenti di Anonymous smascherano e consegnano alla polizia Chris Forcand, accusato di molestie su minore e detenzione di armi pericolose e improprie. La rete lo definirà il primo arresto perpetrato tramite l'aiuto di cyber-vigilantes.

 

2008

Progetto Chanology
in seguito alla pubblicazione su Youtube di un video intervista di Scientology a Tom Cruise e alla denuncia del movimento religioso per violazione del copyright è insorta una guerra tra gli hacktivisti e la chiesa, partendo da azioni di DoS (Denial of Service), scherzi telefonici e concorsi a premi per chi ideava lo scherzo più divertente, espandendosi in diverse ondate di protesta in tutto il mondo (circa 8000 persone) nelle quali molti dei partecipanti hanno indossato la maschera di Guy Fawkes (V per Vendetta) per tutelare la propria identità.

2009

Porno su YouTube
Anonymous carica numerosi video porno su youtube con tag per famiglie (johnas brothers), l'affermazione di un bambino "Ho 12 anni, cos'è questo?" su un servizio della BBC è poi diventato un meme.

Proteste in Iran
Anonymous e Pirate Bay assieme a cracker iraniani lanciano un sito per sostenere il green party iranliano in seguito ai brogli elettorali di Ahmadinejad, permettendo la divulgazione di informazioni tra Iran e il mondo nonostante gli oscuramenti e le censure da parte del governo Iraniano.

2010

Op Payback
attacchi mirati a siti legali, siti anti-pirateria, su tutela dei diritti d'autore e simili. Gene Simmons dei KISS venne preso come bersaglio e attaccato in seguito alle sue dichiarazioni pro diritti d'autore non troppo ortodosse.
Op Vendetta Assange-wikileaks
Anonymous attacca con DoS i siti anti-wikileaks quali Amazon, Paypal, Mastercard e Visa, i quali impedivano versamenti al sito di wikileaks (versamenti effettuati in seguito tramite bitcoin)
Op Tunisia
Attacchi pianificati su IRC, indirizzati con successo verso 8 siti del governo, l'intervento di anonymous ha gettato benzina sul fuoco dell'attivismo del popolo tunisino contro il governo, fornendo ai tunisini le risorse per aggirare la censura del governo fino al suo rovesciamento in Gennaio.

2011

Op Egypt: I siti del governo sono stati ridotti "off line" fino alle dimissioni di Mubarak
Op Enel: in seguito all'utilizzo di Enel di 500 mercenari per liberarsi degli insediamenti indigeni in Guatemala
Attacco a Wall Street:
Attacco pianificato da un agente infiltrato con lo pseudonimo "Hypotenuse" che ha scavalcato la sicurezza degli hacker col duplice obbiettivo di screditare il fenomeno Occupy Wall Street e individuare le identità degli Hacktivisti nei loro canali IRC. Anonymous in seguito si congratulerà con l'audacia dell'agente infiltrato.
Operazione Darknet 
Anonymous smantella una serie di siti presenti nel DeepWeb e definiti "hard candy" ovvero di pedopornografia, come ad esempio LolitaCity. Le identità di 1500 iscritti verranno consegnate alle autorità, LolitaCity tuttavia ritorna operativo da zero dopo solo due giorni.

2012

#OpMegaupload
in seguito alla chiusura di Megaupload da parte dell'FBI, gli hacktivisti rendono impossibile l'accesso di siti quali: Universal Music, Dipertimento di Giustizia, Nasa, FBI, Vivendi France, Casa Bianca, BMI, Warner, Sony, Hollywood, trasformandosi in poche ore nell'attacco e in genere nell'evento più massiccio e imponente mai realizzato sul web, è stato soprannominato WWWW (World Wide Web War)
Vaticano e Facebook Down
nello stesso giorno il sito del vaticano e il secondo sito più cliccato al mondo vengono resi offline per alcune ore.
Attacchi a  Trenitalia - Equitalia - Vittorio Sgarbi Le motivazioni che ve le dico a fare

Personalmente non rimango particolarmente inpressionato nel leggere le dichiarazioni un pò retoriche allegate alle rivendicazioni delle operazioni, ma la questione che il web ha creato i presupposti per cui al momento è possibile una reale competizione tra i governi e i popoli nella interminabile lotta per la condivisione della conoscenza, questo si, è uno spettacolo davvero interessante.


Morrison Hotel live

Gallipoli, The Beach Bar

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King of the opera

Il nuovo progetto di Samuel Katarro

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Guida al DEEP WEB: Il BitCoin

di Filippo Toma

Nella articolo precedente abbiamo introdotto l'argomento Deep Web e come si fa per accedervi, accennando che in questo sottomondo è possibile effettuare delle transazioni anonime e non rintracciabili attraverso valuta digitale.

Il BitCoin viene sviluppato nel 2009 dal sedicente Satoshi Nakamoto utilizzando la rete peer-to-peer, questo significa che è indipendente da qualsiasi governo o autorità monetaria che possa gestirne il valore emettendo moneta e aumentandone l'inflazione, non ha bisogno di banche o carte di credito e ovviamente non è tassabile.

La rete BitCoin genera ogni 6 minuti un pacchetto di monete in maniera casuale per tutti coloro che abilitano l'opzione "genera bitcoin" nel proprio client. Praticamente chiunque può utilizzare la propria CPU o spesso GPU per "stampare" bitcoin,è una pratica definita "mining" come si trattasse di miniera d'oro. Si tratta di crittografare un blocco, è come ricomporre un puzzle che diventa progressivamente più complicato.

vista la complessità del lavoro e il dispendio di energia elettrica, spesso gli utenti generano bitcoin collettivamente, il cosidetto mining pool. Gira voce di un hacker cracker che ha manomesso i pc dell'aula informatica della sua università in modo che "minassero" bitcoin a spese del rettorato.

Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni, nel 2013 sarà stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 i tre quarti.

Il valore totale dell'economia Bitcoin calcolato ad Ottobre 2012 è di circa 121 milioni di dollari statunitensi, il cambio attuale è $10.83966

Si tratta di un file che puoi tenere sul tuo pc (quindi se si rompe il pc perdi i soldi nel file) oppure depositare su apposite banche virtuali quali Mt.Gox (che detiene il monopolio del settore). Ci sono stati i casi di furti e hackeraggio dei portafogli virtuali di numerosi utenti; quindi, l'associazione della valuta anonima ad attività illegali come l'acquisto di droga o addirittura armi, a questo si aggiungono le conseguenti disposizioni governative contro il rischio di reciclaggio di denaro.

Sull'Irish Times si può leggere:" 'Ma è legale?' e 'È un imbroglio?' Immagino che ci siano avvocati ed economisti che stiano cercando di dare una risposta a queste non semplici domande. Sospetto che la lista delle persone che cerca di dare questa risposta si arricchirà ben presto di legislatori."

A questo punto c'è chi leggendo potrà pensare che i bitcoin siano una gallina dalle uova d'oro: mi metto e li produco col mio pc...soldi dal nulla. Tuttavia è stato dimostrato che attualmente, perlomeno in Italia, non conviene "minare" perchè la corrente elettrica impiegata supera il valore di moneta generato, a parità di prezzo conviene acquistarli direttamente sul web.

Sta di fatto che nonostante le avversità del fisco o un attacco frontale al sistema da parte dei governi, la moneta digitale non può venire bandita, restano da vedere quelli che potranno essere gli effetti collaterali di questo potere.

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