Messico: morire come studenti
**L'articolo contiene immagini forti**
Il 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, nel centro di Città del Messico, l'esercito messicano massacrò 300 tra studenti e manifestanti.
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Il 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, nel centro di Città del Messico, l'esercito messicano massacrò 300 tra studenti e manifestanti.
PIL si trova in Messico per diversificarsi come cartello della droga, a tal uopo abbiamo seguito il lavoro di un biologo della UNAM nella raccolta di funghi allucinogeni in mezzo ai boschi.
Prendi il Largo, assetata di potere come Hitler, ha deciso di diversificarsi diventando un cartello della droga, a tal proposito ha aperto una filiale in Messico dove il nostro corrispondente troverà la ricchezza o morirà provandoci.
Dove?
Ci troviamo a Città del Messico, a 2300 metri sul mare, che con i suoi 1500 km2 e 9 Mln di abitanti si equivale a Londra sebbene l'area metropolitana (24mln ab.) la porta sul podio delle città globali più grandi del mondo dietro Tokyo e a pari con New York.
Non so cosa sapete o credete di sapere sul Messico,noi siamo qui da poco ma ci resteremo a lungo, pertanto, per non cadere in pregidizi per ora partiremo con una miscellanea di curiosità e stereotipi sfatati:
Il quartiere di San Lorenzo per la sua vicinanza con l'università la sapienza è prevalentemente abitato da studenti, è pieno di circoli arci e sembra una piccola Bologna sessantottina.
Qualche giorno fa su RomaToday, Marilena, del comitato di via degli Ausoni, denunciava il degrado raggiunto nel quartiere, coi pakistani senza licenza che vendono birra fino alle 5 di mattina (ingiusto verso gli onesti artigiani e venditori) e gli spacciatori che spadroneggiano in piazza, incentivando i disordini, le risse, il vomito, il bivacco, gli schiamazzi, a danno dei non studenti e dei non balordi che egualmente hanno diritto a vivere nel quartiere.
Nello specifico la disputa è tra i pusher che vogliono spacciare nei centri sociali e questi ultimi, nello specifico il civico 32 di via dei Volsci, che non ci stanno, e da li botte da orbi.
Ora, dato che di recente siamo in fissa con la serie tv THE WIRE ambientata nei quartieri di spaccio di Baltimora e visto che sti articoli alla Lucignolo 2.0 tirano lettori come le mosche sulla m...iele.
Insomma siamo andati a San Lorenzo a verificare.
Da un po di tempo sui giornali gira voce che Vienna sia la città più vivibile d'Europa, nello specifico si trova al primo posto secondo Mercer Group e arriva seconda nel ranking dell’Economist.
Pertanto il nostro inviato si è finto malato al lavoro per far visita alla sede Austriaca di PIL a Vienna per verificare.
Prima di tutto già dall'aereo abbiamo capito che le austriache si caratterizzano per gambe lunghissime, nasi triangolari e perchè se le fissi negli occhi non distolgono lo sguardo.
Il nostro cicerone in questi giorni è stato il dottor Wieser, noto dietologo carinziano, che alla frase: "Ah Wieser, nun ce ne frega 'n cazzo de Mozart, portace a magna e beve" ci ha indirizzati alla Gastwirtschaft Blauensteiner dove c'era la cameriera un pò bona un po rozza che ti serviva Schnitzel e birra Hubertus (che secondo me è Jägermeister, ma alla fine pare che sant'Uberto era tipo il protettore dei cacciatori)
In seguito a un dirottamento aereo abbiamo trascorso gli ultimi giorni d'estate a Barcellona, la Amsterdam del Mediterraneo, a vedere come se la passano i nostri coetanei catalani.
Visto che in questa città ci siamo già stati un pò tutti, molti per la gita delle superiori, perchè ha in se cultura e divertimento, in questo articolo non si menzionerà nulla di turistico.
CHI
La nostra guida in questi giorni è stata Zaira, indigena contestatrice e sboccata, con un odio spasmodico per i Taxi, di recente in convalescenza dopo essere stata travolta da un auto, essersi rotta le costole e perforata un polmone (le è andata comunque meglio che a Gaudì, ucciso sotto al primo tram della città).
Dopo furtarelli, denunce, atti osceni in luogo pubblico, incursioni degli sbirri e la nascita di nuovi nemici nel quartiere, ecco che il nostro corrispondente inglese e il suo fido aiutante "il Viscido" fanno finalmente le valigie e lasciano quest'isola patria del precotto, degli arresti facili, delle mille telecamere e del tutto a domicilio.
Con discrezione, l'estate è arrivata pure in quest'isoletta di miserabili, e con essa le belle andate al mare.
Sappiamo tutti che LONDRA non è l'inghilterra, quindi, visto che chiunque abbia buon senso emigra a Londra, nessuno potrà realmente giudicare quello che vi testimonio io da questa cittadina di 80mila abitanti che perfettamente rispecchia il più profondo animo britannico.(quindi posso sparare minchiate)
L'acqua mi fa un po' male la birra mi gonfia un po'/
vado avanti tristemente a bamba e bon-bon/
ahi maria mi manca il tuo amor.
Il nostro inviato si è lanciato nelle folli notti della manica.
LE COSE CHE NON COLSI
-La dentatura
-tirare schiaffi ai culi dei cani non è molto apprezzato dagli indigeni, tollerato è invece flirtare con le papere del parco e insultare i gatti appellandoli "gnorduloni".
Avevamo violato tutte le norme che regolavano Basingstoke, sfottendo gli abitanti, oltraggiando i turisti, terrorizzando il personale. L’unica speranza, pensavo, era la possibilità di avere talmente ecceduto che nessuno che si trovasse nella posizione di condannarci avrebbe creduto alla cosa. 15 minuti per portare il mio avvocato all’aeroporto, ce l’avremmo fatta?
Nei mesi che seguiranno, se il nostro inviato non muore di freddo e stenti, sfateremo miti, convalideremo stereotipi, ruberemo bandiere, diremo parolacce in italiano agli indigeni e quando capita ci occuperemo anche di musica e nuove tendenze. Odiando i popoli, ma amando i singoli.