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Messico: morire come studenti

**L'articolo contiene immagini forti**
 
Il 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, nel centro di Città del Messico, l'esercito messicano massacrò 300 tra studenti e manifestanti.

 



Quest'anno nello stesso periodo l'Istituto Politecnico di Città del Messico è stato occupato dagli studenti poichè secondo le nuove direttive il loro titolo perderebbe il valore di laurea.

A inizio ottobre ho assistito ai cortei in giro per il centro, aspettandomi scontri, che non ci sono stati. Sebbene la protesta non violenta abbia dato i suoi frutti, io ho biasimato gli studenti messicani, dicendo che noi in europa (specie Italia, Grecia e Francia) di solito spacchiamo le vetrine, facciamo a botte e diamo fuoco alle macchine.

Antefatto:il 26 Settembre a Iguala, cittadina dello stato di Guerrero, sono spariti 43 studenti normalisti (ovvero futuri insegnanti) della vicina cittadina di Ayotsinapa. I tre autobus dove viaggiavano circa 80 studenti sono stati dirottati dalla polizia corrotta, tutto affinchè non contestassero un discorso in pubblico della moglie del sindaco di Iguala (imparentata con la famiglia di narcos Guerreros Unidos). Alcuni studenti sono stati uccisi durante la sparatoria.
Il giorno seguente viene ritrovato nella zona dell'agguato il corpo di uno studente diciannovenne brutalmente torturato e il 3 Ottobre (macabra coincidenza) vengono ritrovate delle fosse comuni con corpi carbonizzati (cosa piuttosto comune in messico e nello stato di Guerrero), vengono riconosciuti circa 20 degli studenti e da allora il popolo messicano è insorto in una rivolta per ottenere giustizia.


Il sindaco di Iguala José Luis Abarca e sua moglie si sono dati alla latitanza fino a qualche giorno fa, quando sono stati arrestati qui in Città del Messico in qualità di mandanti.
Ugualmente venti poliziotti corrotti e alcuni boss apartenenti alle famiglie di narcotrafficanti dei Guerreros Unidos vengono arrestati con l'accusa di essere stati gli esecutori del massacro.

Il popolo messicano ritiene lo stato come responsabile dell'accaduto,lo accusa di aver sempre saputo tutto, di essere colluso, di modellare le informazioni e con parate, proteste, occupazione delle università e degli aeroporti di Ciudad de Mexico e di Acapulco fa sentire la sua voce da due mesi a questa parte.

Il municipio di Iguala, la sede del governo di Guerrero, la stazione di Insurgentes, il popolo ha dato alle fiamme i simboli dello stato.
Alla ricerca dei colpevoli da dare in pasto all'opinione pubblica arriva l'arresto di tre membri dei Guerreros Unidos che affermano di aver bruciato e sepolto parte dei corpi in delle fosse fuori da Iguala e di aver gettato il resto nel fiume. I cittadini non se la bevono e si recano nella piazza centrale "El Zocalo" di Città del Messico, dove i manifestanti hanno dato fuoco al portone del palazzo del presidente Enrique Pena-Nieto chiedendo la sua testa (alcune foto fanno sospettare che gli incendiari siano agenti in borghese, ma di complotti è pieno il mondo).



Ora, uno può pensare che i messicani siano degli animali, in realtà,qui non è scontato andare all'università e accedere liberamente alle informazioni, un ventenne che vuole studiare deve sudarsela e da un grandissimo valore a cose come i libri, l'unico giornale che viene considerato vagamente imparziale è La Jornada, quotidiano dell'università di città del messico UNAM. Sebbene questo popolo è in parte abituato a sparizioni e omicidi e culturalmente è avvezzo ridere della morte nel quotidiano, la sparizione di studenti, soprattutto futuri professori appartenenti a una scuola famosa per la sua lotta contro il narcotraffico, non può e non è tollerata.
QUALCHE NUMERO SU CUI RIFLETTERE

C'è infine da ricordare che il Messico detiene anche il record per i giornalisti ammazzati (l'ultimo ucciso una settimana fà nel suo studio durante una diretta), ma che non ci vuole niente a beccarsi qualche coltellata mentre si preleva denaro da un bancomat.

Ora voi direte "e a noi in Italia chemminchia ce ne frega, che pure noi abbiamo li cazzi nostri da risolvere?" E c'avete ragggione...

Pertanto io ora vi saluto e vi rimando al prossimo articolo, forse sul dia de los muertos.

LA RUBRICA DEL CRIMINALE
per dei motivi che non vi starò a raccontare sono venuto a sapere della top tre delle torture della polizia di DF (Distretto Federale, ovvero come chiamano Città del Messico in messico) per far cantare un criminale,o sospetto tale:

3.Elettrodi nei testicoli
2.Acqua Minerale nelle narici
1.strappare le unghie dei piedi

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