Electric Superfuzz
Recensione di How to Forget
Di Andrea Fiorito
How to Forget è il disco d’esordio degli Electric Superfuzz, band romana nata nel 2011 per volontà del frontman Dario Ramaglia, autore di tutti i testi e arrangiamenti. Il disco formato da 12 tracce esplosive è un mix tra il rock dei Queens of the Stone Age e il blues maledetto di Robert Johnson, io aggiungerei anche un pò degli italiani Bud Spencer Blues Explosion (sicuramente con testi migliori).
L'album è uscito lo scorso 13 Dicembre, ed è stato prodotto da Jestrai.
"Le registrazioni del disco sono affidate alle sapienti mani di Matteo Spinazze (Zu, Ardecore, Montecristo) tramite l’utilizzo di strumentazione completamente vintage. L’album è stato completato vietando qualsiasi tipo di editing sia nelle registrazione che nel missaggio! Una scelta di tipo ideologico!"
L'impressione che ho avuto ascoltando "How to forget" è quella di avere tra le mani (mani simboliche visto che lo ascolto on line) un disco ben fatto. La band durante l'esecuzione segue sempre lo stesso filo, a dimostrazione del fatto di avere avuto le idee ben chiare una volta entrata in studio. Non si discosta mai dal sound che uno si aspetta dal nome della band, superfuzz.
Personalmente, la scelta di lasciare le tracce pulite e senza editing è molto apprezzabile. La band dimostra di essere veramente ruvida e forte senza bisogno di passare da un plug-in. Il suono naturale avvicina l'ascoltatore a quello che sarà il suono durante il live. Nota di merito a questo punto va al fonico che ha effettuato le riprese, un missaggio semplice al massimo ma che fa sentire senza fronzoli quello che serve.
La band:
Dario Ramaglia: voce e chitarra
Alessio Lucchesi: chitarra
Domenico Migliaccio (Sadside Project): batteria
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