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Indignados - La Piazza è Nostra

Recensione secondo album Iubal Kollettivo Musicale

Di B. Carrozza

Il secondo disco è noto per essere una sorta di spartiacque nella vita artistica di una band, se nel primo l’ingenuità dei testi e musicalità troppo vicine alle band di riferimento vengono perdonate, nel lavoro successivo invece diventano un pesante fardello dal quale difficilmente la band riesce a divincolarsi. Non è questo però il caso dello Iubal Kollettivo Musicale (da ora IKM), gruppo valdostano che già con il suo primo lavoro Parte da qui (in ristampa) è riuscito a distinguersi nell’ affollato panorama delle band combat folk suonando tanto oltralpe quanto nel profondo sud della Notte della Taranta salentina.

Ma non è più il momento di guardare a quanto è stato già fatto, siamo nel 2012 e a 3 anni di distanza esce Indignados – La piazza è nostra!, inserito il cd le intenzioni della band si fanno subito chiare con la prima traccia Autostrada del Sole che ci introduce con i soli strumenti ma con la giusta incisività nelle atmosfere del nuovo album. La voce di Alberto Zanin non tarda ad arrivare e con Linea Gialla insinua nelle nostre menti un ritornello ed un immaginario facili da ricordare.

I suoi testi non si perdono nella retorica e nell’allegoria, fanno riferimento al quotidiano, all’attuale, al presente, tanto con ironia quanto con rabbia, e se in Ballerina sul Selciato e Paella e Libertà lo sfondo autobiografico ci riporta a calde serate estive, in A Luci Spente e Corri a Vedere il retrogusto invece diventa agrodolce come l’inizio della fine di quell’ estate, ed il suggerimento politico del titolo dell’album è ben tracciato in canzoni come Spara (con contaminazioni Reggae della voce di Ivan Piovano) e La Confezione (dove alla chitarra elettrica troviamo Luca Minieri che, assieme alla band, ha anche registrato e prodotto l’album presso il  Dissonant Studo di Aosta, ndr).

Quello che salta subito all’orecchio è la grande crescita nella costruzione musicale, nella maturazione dei suoni e la coerenza artistica che permea l’intero album, i nuovi ingressi alla sezione ritmica (Matteo Cosentino per batteria e percussioni, Andrea Minieri al basso) fanno la differenza e si distinguono anche con importanti cambi di ritmo pur senza mai stonare all’interno delle architetture talvolta anche complesse che flauto (Luca Debernardi), fisarmonica (Luca Carrel) e clarinetto (Umberto Debernardi) riescono a costruire, è stato fatto quel salto in avanti nel posto giusto ed al momento giusto, e lo possiamo notare anche nelle variazioni bebop e sfumature fifties di  Butta Male che gode della partecipazione della splendida voce di Barbara Peretti. Chiude il cerchio una gradevole sorpresa, la bonus track Cani di Plavov 2.0 seconda versione della medesima traccia presente nel primo disco, questa volta reinterpretata assieme al gruppo di musica tradizionale delle Alpi Troveur Valdotèn. Una nota di merito finale va al progetto grafico rivisto da zero e curato da Michele Cornetto, alle splendide illustrazioni di Daniele Morelli, ed alla scelta della band di rilasciare l’album con licenza Creative Commons.

Per ulteriori informazioni vi rimando ai contatti ufficiali della band:

www.iubalkollettivomusicale.it

http://www.facebook.com/IubalKollettivoMusicale

http://twitter.com/#!/iubkolmus

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